<%@ Page Language="VB" AutoEventWireup="false" CodeFile="utility_bmi.aspx.vb" Inherits="_default" %> SICOB - Società Italiana di Chirurgia dell'OBesità e delle malattie metaboliche

COVID-19 E LOCKDOWN

Le misure di contenimento dell’epidemia COVID-19, il cosiddetto “ Lockdown”, hanno avuto un impatto fortissimo su tutti noi sia dal punto di vista sociale che dello stato di salute. Le misure adottate per DPCM hanno imposto forti restrizioni alla possibilità di riunirsi liberamente nei diversi contesti sociali e hanno comportato la necessità di un rapido adattamento a nuove condizioni di lavoro ( smart working a distanza), al confinamento entro le mura domestiche, alla cessazione delle attività sportive e anche semplicemente ricreative, a consistenti limitazioni nelle modalità di approvigionamento di beni di consumo e al ricorso alle cure mediche per chi soffre di problemi di salute.
Il Lockdown, per queste sue caratteristiche, è un evento certamente stressante che ha messo a dura prova tutti noi ma in particolare coloro che si trovano in condizioni di fragilità, conclamata o latente. In questo contesto devono essere inclusi tutti i soggetti affetti da obesità. In più inchieste è stato riportato che circa il 60% di essi ha paura del COVID-19, teme per la propria salute e per quella dei propri familiari. Almeno il 30% si sente solo e più della metà nutre sentimenti di tristezza. Su questo terreno, già particolarmente compromesso, si inseriscono gli effetti del “Lockdown” che causano depressione in una persona su 4 e ansia in una su 5. A parte questo deve essere ricordato che la stessa Organizzazione Mondiale della Sanità ha ammonito che le misure di distanziamento sociale aumentano il rischio di obesità, anche in termini di aggravamento, limitando le nostre possibilità di nutrirci in modo salutare, di fare un’attività fisica adeguata e di accedere alle visite e alle cure di cui abbiamo bisogno. In Italia, diversi studi 1,2,3 hanno indagato gli effetti del Lockdown sugli stili di vita e le abitudini alimentari. La buona notizia è che il numero dei fumatori è diminuito in termini assoluti (-3,3%) e che anche coloro che hanno continuato a fumare hanno diminuito il loro consumo di sigarette, specie nella classe fra 6 e 10 al giorno. Vi è una buona consapevolezza che inquinamento e fumo accentuano il rischio della malattia in tutte le sue manifestazioni. Altro elemento positivo è il prolungamento della durata del sonno, che ha portato il 12% degli Italiani a superare la barriera delle 7 ore per notte. Gli elementi negativi riguardano, invece, l’alimentazione. Oltre la metà delle persone intervistate ha dichiarato un cambiamento dell’appetito e della sazietà e circa il 25% di avere cambiato il proprio ritmo di assunzione del cibo. Anche la qualità del cibo è soggetta al cambiamento: le persone più giovani e di peso più elevato finiscono col rifugiarsi più facilmente nel “cibo spazzatura”. Le persone che si nutrono in modo sano sono quelle che hanno un controllo migliore dell’appetito; ed è interessante notare che questo è avvenuto adottando in modo naturale il profilo della dieta mediterranea, con una maggiore assunzione di frutta e verdura, legumi e pesce, anche se il consumo di prodotti freschi in quest’ultimo settore è decisamente diminuito. Nel complesso almeno la metà delle persone dichiara di avere aumentato l’assunzione di cibo e di temere per la propria salute; ed è forse per questo motivo che 3 persone su 4 di quelle che attendono un intervento di chirurgia bariatrica richiedono insistentemente che si proceda a dare loro una reale prospettiva di cura.

Per mitigare gli effetti negativi del “Lockdown” dobbiamo adottare misure di difesa sia psicologiche che comportamentali:

  • - comprendere le ragioni e le occasioni di rischio, modificare conseguentemente il nostro stile di vita, fare nostre tutte le misure di prevenzione avendo ben presenti gli scopi personali e sociali che ci prefiggiamo: è questa la chiave della motivazione e del successo.
  • - Monitorare attentamente la quantità e la qualità del cibo assunto e le motivazioni psicologiche ( ma anche emotive) che ci spingono ad un consumo extra in relazione a stimoli ambientali e situazionali, in modo da potere riconoscere le cause e le condizioni che ci inducono all’errore: è la premessa per prevenire il fenomeno.
  • - Riconoscere i fattori stressogeni cui siamo sottoposti e rimuoverli dal nostro contesto di vita.

Tutto ciò corrisponde a:

  • - Tenersi aggiornati in modo obbiettivo e sereno sull’andamento del COVID-19. E’ importante consultare mezzi di comunicazione aggiornati e affidabili: essere consapevoli senza essere atterriti. La circolazione di “fake-news” è davvero pericolosa e deleteria.
  • - Mangiare sano, con cibi freschi e cucinati in casa. Seguite nel caso la Guida Nutrizionale di Carbonelli e Micanti, pubblicata da SICOB.
  • - Non rinunciare ad un’attività fisica significativa. Anche se gli sport di contatto e le attività ludiche in campo sportivo sono vietate, potete sempre esercitarvi individualmente e nessuno vi può impedire una salutare passeggiata ( camminate veloci di 45 minuti ) e un’attività ginnica da camera. Troverete molti siti su internet che in visione diretta vi possono guidare in questo “compito” che ci dobbiamo porre come nostro scopo.
  • - Rimanere in contatto con i propri medici: usate ogni mezzo per rimanere agganciati a chi ha verso di voi un obbligo assistenziale ineludibile. Avete bisogno di loro e certamente loro non vogliono sottrarsi. Una parola amica vi può essere d’aiuto, non esitate a chiederla.